17/09/2024 | Benessere, Salute

S.O.S Pet Allergy

In Italia quasi la metà delle famiglie possiede un animale domestico: cani, gatti, uccelli, conigli, ecc sono sempre più apprezzati ed è sempre più difficile resistere alla tentazione di un morbido pelosetto che ci tenga compagnia durante le nostre giornate.

Ma che succede quando, in loro presenza, cominciamo a manifestare sintomi quali difficoltà respiratorie, orticaria e bruciore agli occhi?

Nel nostro Paese ben il 10 % della popolazione presenta un allergia agli animali domestici, ma non allarmiamoci! Ciò non significa che dobbiamo necessariamente rinunciare per sempre all’idea di avere un animaletto.

Prima di tutto è bene accertarsi che si tratti davvero di allergia e, in secondo luogo, capire il proprio grado di tolleranza. Infatti, ci sono persone più e meno allergiche che tendono a manifestare i sintomi in maniera diversa.

Il metodo più efficace per diagnosticare un’allergia rimane quello del prick test da svolgersi presso specifici ambulatori medici.

Ciò che spesso ci confonde è l’idea che a scatenare l’allergia sia il pelo dei nostri amici, mentre, in realtà, gli allergeni sono contenuti in cellule epiteliali, saliva e urine. Se pensavate di prendere un gatto e di imbrogliare il vostro sistema immunitario prendendo uno Sphynx, sappiate che vi sbagliavate di grosso. Anche lo Sphynx, infatti, seppur tra le razze meno allergiche, rappresenta un rischio per i soggetti particolarmente reattivi. Ciò che succede a livello fisiologico è l’attivazione di anticorpi contro sostanze, in realtà innocue, che vengono, però, riconosciute come potenzialmente pericolose.

Cosa fare, quindi, in caso di accertata allergia?

Beh, se la situazione è piuttosto grave la scelta più saggia è quella di non prendere un animale domestico che ci farebbe più male che bene, ma nella maggior parte dei casi la situazione è gestibile con qualche accorgimento in più.

La prima cosa da sapere è che, effettivamente, ci sono delle razze di cani e gatti che sono meno allergeniche di altre, ma è, comunque, sbagliato definirle completamente anallergiche. Tra i gatti ricordiamo, ad esempio, il Siberiano, il Balinese, il Devon Rex, il già sopracitato Sphynx e molti altri, mentre per i cani ci sono il Barboncino, il Malteste, il Samoiedo, lo Yorkshire Terrier, lo Schnauzer, ecc… Dunque, la scelta non manca.

Ciò che dobbiamo fare, poi, è preoccuparci dell’igiene, quindi lavare spesso le superfici di casa, ma soprattutto lavare frequentemente il nostro amico, anche una volta a settimana. Tenere pulito il manto dell’animale tra un lavaggio e l’altro con apposite salviettine è, sicuramente, un ulteriore grande aiuto. Sul sito di Mini PET potete trovarne di moltissimi tipi! Ancora meglio se disponiamo di un depuratore d’aria con filtro HEPA per rimuovere quasi il 100% degli allergeni che circolano nell’aria così come polvere e batteri.

Ma guarire si può? Come per tutte le allergie l’unica soluzione definitiva è l’immunoterapia specifica, in grado di desensibilizzare il sistema immunitario, richiedendo, però, tempi piuttosto lunghi di somministrazione. Ma, come abbiamo visto, non dobbiamo farci scoraggiare perché, con le dovute precauzioni, riusciremo sicuramente a trovare il giusto compromesso che ci permetta di vivere momenti di felicità con il nostro pelosetto!  



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